Sulle rovine dall'antico Tempio, dedicato ad una divinita femminile della natura bella e feconda, identificata dai Romani con Venere Ericina, sorge il Castello di Venere, reso inespugnabile dai Normanni che lo dotarono di mura orlate di merli.
Le torri medievali che costituivano l'avamposto del Castello di Venere furono parzialmente ricostruite dal conte Pepoli, cui si deve anche l'edificazione di una manierosa costruzione in vago stile moresco, detta Torretta Pepoli.
Intorno al castello si estendono i giardini del “ Balio” (dal nome del governatore normanno, Bajulo, che risiedeva nel castello).
Lungo le sue stradine si incontrano negozi di antiquariato, di tappeti fatti a mano, di ceramiche artistiche e di dolci tipici.
Erice è stata resa famosa nel mondo dalla presenza del Centro di cultura Scientifica “ Ettore Maiorana” presso il quale si svolgono continuamente congressi scientifici e mostre di livello internazionale
martedì 8 dicembre 2009
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